L’Asseverazione del piano economico è una certificazione, da parte di una società di revisione o un istituto bancario, richiesta nell’ambito di una procedura di finanza di progetto o più in generale in una concessione di costruzione e gestione. A tutela della Pubblica Amministrazione il codice degli Appalti prevede infatti che il piano economico finanziario (PEF) richiesto nelle procedure di partenariato pubblico privato sia asseverato da una società di revisione abilitata o da una banca.
L’Asseverazione del piano economico finanziario
L’asseverazione del piano economico viene rilasciata, da parte di una società di revisione o una banca, quando, dopo aver valutato il modello ricevuto, siano soddisfatte alcuni requisiti.
Preliminarmente si valuta l’integrità del business plan e la correttezza numerica dei valori esposti. Si cerca quindi di comprendere se vi siano nel modello eventuali errori di calcolo e/o di trasposizione.
Successivamente si procede alla verifica delle condizioni di equilibrio del piano economico e ad una analisi di sensitività dei principali input. Lo scopo è valutare se il modello economico presenti delle debolezze intrinseche.
Infine ci si esprime sulla sostenibilità economico e finanziaria del piano. L’asseveratore valuta cioè la capacità del piano economico di generare flussi di cassa adeguati al rimborso del capitale investito. Tale fase è la più delicata e decisiva che consentirà o meno il rilascio dell’asseverazione.
L’asseverazione è dunque la certificazione, da parte della società valutatrice, in merito alla sostenibilità economica e finanziaria del piano ed al suo equilibrio in generale. In particolare si determina che, sulla base delle ipotesi alla base del piano, il progetto riesce a produrre flussi di cassa che soddisfacenti. Flussi di cassa cioè adeguati a remunerare non solo il debito contratto per realizzare l’investimento ma anche il capitale di rischio.
L’Asseverazione, sebbene non vincolante per l’Amministrazione, certifica inoltre che il piano risulti non solo profittevole ma anche bancabile finanziariamente da parte di un istituto di credito. Infatti il progetto potrebbe risultare redditizio in termini di flussi di cassa generati in relazione all’investimento ma con fonti finanziarie non correttamente bilanciate. Ovvero i cash flow potrebbero non riuscire a rimborsare, in determinati anni, il finanziamento contratto.
Il modello di asseverazione del piano economico e la bozza dell’Abi
Si è detto sopra che l’asseverazione di un piano economico finanziario certifica la correttezza dei valori esposti nel pef e la sua sostenibilità sia economico che finanziaria.
Giova però specificare che, come peraltro previsto anche dalla bozza di asseverazione bancaria prevista dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) l’asseverazione non è una valutazione di merito sui dati esposti. Ovvero l’asseveratore non si esprime sulla congruità dei dati di input esposti nel PEF prodotto dall’impresa e non potrebbe essere altrimenti non avendone le competenze.
Nello schema di asseverazione del piano economico sopra richiamato è infatti previsto che la società di revisione si basi su dati e assunzioni alla base del piano non sottoposti a verifiche di congruità.
Quando è richiesta l’Asseverazione?
Come detto l’asseverazione del piano economico garantisce l’Amministrazione Pubblica in merito ad eventuali criticità sul business plan che potrebbero essere presenti ma non rilevate.
La PA infatti non dispone generalmente al suo interno di figure professionali atte a valutare il piano economico finanziario e la sua sostenibilità economica. Pertanto è necessario che società specializzate siano coinvolte nel processo di costruzione del piano economico finanziario da parte delle società private.
Vediamo adesso i casi più frequenti di quando è richiesta l’Asseverazione:
- Nelle proposte di project financing (finanza di progetto) previste ai sensi dell’art. 183, comma 15 del Codice degli Appalti;
- Nei bandi di gara attivati dalla Pubblica Amministrazione per concessioni di costruzione e gestione e/o di servizi;
- Nelle valorizzazioni di immobili demaniali (si pensi ad esempio ai bandi di gara della Difese e del Demanio);
- Nelle Autorizzazioni Uniche per la costruzione di parchi da fonti rinnovabili previste dalle leggi regionali.
Quanto sopra elencato rappresenta solo alcune delle più frequenti fattispecie in cui tale certificazione è richiesta. Ciò non preclude alle amministrazioni di rifarsi al Codice degli Applati per la richiesta di tale documento anche in circostanze differenti per le quali sia richiesto il piano economico.